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Scacchi giocati: report dal Campionato Regionale Assoluto Umbria, il titolo 2022 va a Nocera Umbra e a frazione Colle!

scacchi umbriaSi è svolto a Terni nella sede del circolo ASD Orlandi Furiosi il campionato regionale assoluto di scacchi umbro, periodo 29 Aprile – 1 Maggio,  indirizzo https://vesus.org/results/campionato-regionale-assoluto-umbria/details/. Al via una ventina di partecipanti (poi rimaneggiati parzialmente) disposti a bellicose intenzioni pur di entrare nella classifica assoluta con un primo premio che dispensava non solo un rimborso a premi sempre gratificante, ma anche il titolo di campione regionale umbro. Dopo fiumi di sangue fluenti aperti su innumerevoli scacchiere (è questa la guerra sportiva che va coltivata e si deve fare) prevale per quest’ anno un giocatore che ha ereditato dai suoi ex trascorsi agonistici torinesi il vizio della zampata risolutiva, tanto per citare un claim famoso per una squadra locale sempre orientata alla ricerca del risultato, che non dovrei citare come fede calcistica granata, vagamente dal sapore juventino, vincere aiuta a vincere, anche se le ultime uscite agonistiche del sottoscritto, alias Faraoni Enrico, non lasciavano certo presagire nulla di buono per il risultato finale (ultimo torneo disputato nelle Marche a Settembre a Falconara dove misteriosamente con un quattro su quattro dopo una letale sconfitta di ambientamento al primo turno finivo primo dei non premiati!).

scacchi umbria

Come da bando, https://vesus.org/files/fliers/campionato-regionale-assoluto-umbria_29-04-2022.pdf, partito con l’intenzione realistica dato l’arrugginimento da covid di conquistare il terzo posto e non certamente di vincere il titolo, nel corso del torneo una serie di circostanze favorevoli mi hanno alla fine permesso di battere quasi tutti (unico giocatore ostico il sempre agonisticamente fastidioso Giuseppe Girgenti che rendeva la mia partita del quarto turno non proprio stilisticamente impeccabile) e comunque la vittoria al terzo turno contro un avversario più quotato e di sicuro talento di cui sentiremo parlare (campione regionale laziale fresco fresco di nomina) rientra in una delle prestazioni più brillanti della mia carriera, dove alla fine ho finito per prevalere legittimando anche la classifica finale dopo il quinto turno.

Un momento di riscatto sportivo dopo una serie di prestazioni deludenti locali e certamente chi conosce il mio cv scacchistico (campione torinese nel 2008 in una edizione seppure rimaneggiata) con risultati seppure a intermittenza e isolati che parlano da soli (prestazioni positive con professionisti affermati) non deve stupirsi del perché il titolo di campione regionale 2022 é finito in zona Colle di Nocera Umbra in provincia di PG. Ma passiamo ad analizzare i fatti, i numerosi momenti critici che sono iniziati già al primo turno con un avversario che mi ha cercato di ipnotizzarmi con un velenoso cavallo partito dalla casella b1. scacchi umbriaQuando sono riuscito ad eliminare questa figura la partita è divenuta come per magia vinta con il pilota automatico, ma prima quanta sofferenza, anche per il numero di mosse giocate! Al secondo turno beccavo un giocatore (è inutile fare delle citazioni specifiche sull’ avversario dal momento che è tutto registrato in https://vesus.org/results/campionato-regionale-assoluto-umbria/details/ ) che considero pericoloso per chiunque se è in giornata ma che fortunatamente ho trovato con il bioritmo sguarnito: pur giocando male la mia 1 f4 riusciva a portare a casa il punto anche senza ostentare la precisione del GM. Al terzo turno lo scontro decisivo con il numero uno del tabellone nel quale il mio costume di scena doveva impersonare il ruolo precostituito di un perdente di successo o dell’ entità da innalzare sull’ ara sacrificale, con una previsione lapalissiana che attirava tutti sull’ uno a zero come verdetto indissolubile.

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 Ma i miracoli sportivi esistono e se l’Inter può perdere i tre punti in una trasferta a Bologna in una metafora calcistica, anche il testa di serie numero uno può incappare in una giornata storta dove il suo avversario giocava le mosse lampo perché conosceva piani e manovre tipiche, avendo perso tantissimi anni fa con un personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni e che di cognome fa Godena. In vantaggio di tempo ho proposto patta ma il mio avversario è andato avanti, andando incontro a una serie di tatticismi per lui letali. Ovviamente simili prestazioni non sono da considerarsi la norma per il giocatore sulla carta più debole, semplicemente in quel frangente hanno preso forma delle situazioni a me favorevoli per sovvertire il pronostico. Al quarto turno con il Bianco giocavo una brutta partita remissiva con Girgenti nel quale rinunciavo a giocare fin da subito concentrato sul fatto che la patta era l’unico obiettivo da perseguire, poi raggiunto.

E infine all’ ultimo turno il mio avversario con il bianco variante Saemish dell’ est indiana metteva in atto alla mossa quindici sulla scacchiera una novità teorica che però aveva delle controindicazioni: con l’apertura del gioco il mio schieramento ha finito per liberare tutto il suo potenziale e portato a una salvifica vittoria. Complessivamente ho giocato bene seppure con palesi imperfezioni, anche se non era preventivato la conquista del titolo non è stata una passeggiata e il risultato finale è arrivato dopo un lavoro lungo e faticoso anche supportato da una memoria ancestrale che si porta dietro la famosa tematica del “se hai vinto in passato puoi farlo ancora e di nuovo!“. E per finire un ringraziamento all’ impeccabile organizzazione che ha dalla sua uno slogan a supporto vincente: fai la mossa giusta! Per fortuna da mettere in pratica anche e soprattutto sulla scacchiera della vita! E siamo solo all’ inizio: adesso i riflettori si accendono per il torneo di scacchi a Sansepolcro a metà giugno, info https://vesus.org/tournaments/open-trofeo-luca-pacioli




1 gennaio 2022: fuga dalla realtà visitando il monastero di Fonte Avellana

monastero fonte avellanaVivere nel mondo occidentale significa trasformare i problemi in opportunità e anche ritagliarsi delle strategie di sopravvivenza legate a fughe dallo stress salutari e salvifiche. Ognuno scopre luoghi dove fuggire per farla franca alle insidie del quotidiano, che siano post tendenziosi di propaganda su faccialibro o problemi legati alla famiglia o alla partita iva o solo del covid o l’ennesimo meteorite pronto a collassare dagli universi oscuri sulla terra estinguendo ogni forma di vita. Anche chi non gioca a scacchi sa bene che la minaccia è sempre più forte dell’ esecuzione, tanto per citare un famoso aforisma di settore. Si può trovare refrigerio e ristoro per esempio in riva a un lago, oppure facendo una passeggiata nel bosco, oppure sprofondando dentro uno schermo con la propria serie cinematografica preferita spalmata in otto stagione con 73 episodi (cit trono di spade, ndr) da assimilare tutti di un fiato. Ma come fare per uscire dal kaos peccaminoso delle metropoli o dall’ attività catartica delle pulsioni umane che bramano attaccamenti e desideri tipici del mondo materiale? Ma non è che niente niente rischiamo di agognare a una impossibile santità staccando la spina anche se non è nella nostra indole?! monastero fonte avellanaForse un luogo fuori dallo spazio e dal tempo che annulla tutto il nostro sentire e azzera ogni pensiero non esiste da nessuna parte, eppure se qualcuno si ritrova ad avere la residenza dalle parti dei CAP 06025 o 06030, in località come Gualdo Tadino e Nocera Umbra e zone limitrofe e avesse l’accortezza di colmare quei 53 km circa che lo separano dal MONASTERO DI FONTE AVELLANA in provincia di Pesaro e Urbino (PU), scoprirebbe che niente è impossibile e che un buco nero che consente un RESTART ENERGETICO esiste davvero, la cosiddetta fabbrica dei SANTI che ha una origine invidiabile: è infatti datata come genesi prima dell’ anno mille. A settecento metro sulle falde del monte Catria (che svetta a 1700 metri) infatti si erge maestoso e imponente con le urla delle sue pietre antiche questa presenza granitica silenziosa e spirituale che annulla le personalità degli individui rimettendole in discussione. Qui infatti tutto diventa mistico e gli affanni del mondo gradualmente si affievoliscono per lasciare spazio ad altre sensazioni che non siano quelle della materialità e delle preoccupazioni quotidiane. monastero Fonte AvellanaQuindi quel luogo ideale dove tutto diventa privo di importanza e viene ricostituito e ristrutturato esiste: ed è proprio questo antichissimo monastero che ha sfornato decine e decine di santi tra cui anche il patrono di Nocera Umbra, lo statuario San Rinaldo. Fortunatamente anche il se il monastero funziona come un depuratore etico non vi alcuna necessità da parte del turista soltanto curioso di diventare moralmente impeccabile così senza passaggi intermedi e un ampio preavviso. Il monastero non chiede di abbandonare la consapevolezza di una tensione conflittuale tra bene e male che è sempre presente nell’ individuo così con tempistiche repentine, ma se mai con tutta la suggestione di molteplici fotografie naturali indotte da un paesaggio imponderabile costringe il visitatore ad ascoltare il silenzio per farne parte e percepire altre frequenze. Il luogo ospita anche una antica farmacia che basa le sue dinamiche di business su un antico ricettario di erbe naturali e ha tutti i confort di una organizzazione ospitale che può accompagnare il visitatore verso una esperienza piacevole da replicare, con innumerevoli tragitti di montagna da esplorare in modalità trekking e una meditazione altrettanto vasta che fa scoprire analoghi mondi interiori di cui non sospettavano nemmeno l’esistenza. Ma andiamo con ordine perchè finora il flusso della rievocazione sembra essere vittima di un inevitabile entusiasmo. Se partiamo da https://fonteavellana.it/ abbiamo una serie di riferimenti utili. Il MONASTERO DI FONTE AVELLANA si trova protetto dalle falde del monte Catria a Serra Sant’ Abbondio (PU) cap 61040, Telefono/Fax: +39.0721.730.261. Come già evidenziato si respira qualcosa di magico qui che non è opinabile. Il massimo per trarne pieno beneficio è andare oltre alla semplice visita guidata e fermarsi per qualche giorno. Una tradizione costante e molto antica vuole che anche il Sommo Poeta Dante Alighieri sia stato ospite di questo monastero che cantò nella Divina Commedia:

Tra due liti d’Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria,
tanto che i troni assai suonan più bassi,
e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria

Secondo gli Annales Camaldulenses Dante nel 1318 era ospite di Bosone di Gubbio e in quell’anno sarebbe venuto a Fonte Avellana. Come recita lo stesso sito web, il monastero di Fonte Avellana è situato alle pendici boscose del monte Catria (1701 m.) a 700 metri sul livello del mare. Le sue origini si collocano alla fine del X secolo, intorno al 980, quando alcuni eremiti scelsero di costruire le prime celle di un eremo che nel corso dei secoli diventerà l’attuale monastero. La spiritualità di questi eremiti fu influenzata da San Romualdo di Ravenna, padre della Congregazione benedettina camaldolese. Egli visse e operò fra il X e l’XI secolo in zone vicinissime a Fonte Avellana, quali Sitria, il monte Petrano, e San Vincenzo al Furlo. Da qui si dirama una storia prosperosa come il delta di un fiume che lasciamo approfondire al lettore tramite le innumerevoli fonti presenti in rete.

Monastero Fonte Avellana

Il monastero evoca il celebre IL NOME DELLA ROSA DI ECO, anche perché l’impianto ha una ricca biblioteca per tramandare il sapere curata dal 1733 (ventimila volumi!). Non è solo la fuga o un ideale di santità a portarci da queste parti: è proprio la necessità di nutrirsi della bellezza che ci fa cogliere quel quid difficilmente esprimibile con la parola scritta. Se cerchi un posto dove rigenerarti e staccare la spina e magari vedere le cose da diverse e più ampie prospettive e nuove angolazioni il monastero potrebbe appagare le tue aspettative. Come succede al viaggiatore esperto può succedere anche che la gola del Furlo e di località SCHEGGIA finiscano per arricchire il viaggio verso il monastero di diapositive inedite come l’affascinante Abbazia di Santa Maria di Sitria che si trova nel parco naturale del monte Cucco nell’eugubino, presso Isola Fossara, frazione del comune di Scheggia e Pascelupo in provincia di Perugia, quasi sulla linea di confine con la regione Marche. Quello che è certo che una volta rientrati da questi bellissimi luoghi anche la percezione della realtà non può che subire mutazioni benefiche arricchendosi di nuove opzioni per vedere le cose da più ampie prospettive.




Primo torneo di scacchi città di Amelia: pronti…via!

È tutto è pronto per ospitare, nei giorni 23, 24 e 25 luglio 2021, il primo Torneo-Festival di Scacchi Città di Amelia, un Torneo Internazionale organizzato dall’A.I.S.TE.L. APS Sez. Scacchi O’REY nell’ambito delle attività del Comitato Provinciale CSEN di Terni, patrocinato dal Comune di Amelia con l’importante contributo dello CSEN Nazionale ed in particolare dell’Ufficio Progetti diretto da Andrea Bruni che stabilitosi ad Amelia, fa sponda con Roma e con il Presidente del Comitato Provinciale CSEN di Terni Corrado Crovari, sviluppando una sinergia sportiva, turistica e sociale sul territorio della Provincia di Terni tra associazioni ed enti che promuovono iniziative sociali, come nel caso dell’A.I.S.TE.L. APS – Sezione Scacchi O’ Rey presieduta da Sandro Pascarelli e coordinata da Sergio Rocchetti. Il CSEN, Centro-Sportivo-Educativo-Nazionale: ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI ed ente nazionale di promozione sociale persegue lo sport per tutti e tutte senza alcuna differenza di nessun tipo. Un ringraziamento importante va al Presidente del CSEN provinciale di Terni Corrado Crovari ed al Responsabile Nazionale dei progetti CSEN, Andrea Bruni che con il loro impegno hanno voluto fortemente la realizzazione di questo evento che lasciamo raccontare meglio a chi ha dato un contributo determinante per organizzarlo: Sergio Rocchetti, responsabile della sezione Scacchi O’ Rey dell’associazione A.I.S.TE.L. APS.

“Amelia ospiterà nei giorni 23, 24 e 25 luglio il Torneo-Festival di Scacchi che vedrà la partecipazione di giocatori di caratura internazionale. Sarà possibile, nel mantenimento del protocollo covid della federazione scacchistica italiana e dello CSEN , poter assistere alle competizioni ospitate nella sala “Conti Palladinidella biblioteca di Amelia e nel circolo Santa Firmina di via della Repubblica. uwcIl festival comprenderà, all’interno della manifestazione, un concorso pittorico e fotografico a tema scacchi, la cui giuria sarà costituita dai giocatori stessi e che permetterà di avvicinare al nobil giuoco anche i neofiti e i passanti; “Gens una sumus” è il motto degli scacchisti ed evidenzia il carattere amichevole del gioco. Il collegamento tra gli scacchi ed altri linguaggi culturali, come la fotografia e la pittura, vede in Duchamp l’ispiratore di questa manifestazione, che vuole adottare un suo aforisma: “Non tutti gli artisti sono scacchisti, ma sicuramente tutti gli scacchisti sono artisti”. Precursore del Dadaismo, Duchamp fu interprete del surrealismo e ottimo giocatore di scacchi. Per rendere speciale il nostro evento si è deciso di commissionare coppe e trofei ai centri diurni di riabilitazione del comprensorio Amerino, dando una connotazione sociale di circolarità e lungimiranza all’evento. Insieme alle Associazioni affiliate, le attività promosse dallo CSEN, passando attraverso la promozione sportiva, dedicano il loro impegno anche alle attività di aggregazione sociale e di tutela delle marginalità. Con il progetto nazionale lo “sport integrato”, ora attivo anche nel territorio Amerino e del Ternano, apprezziamo come lo CSEN è veicolo di condivisione di intenti per promuovere attività e soprattutto una filosofia che mira a costruire sinergie tra associazioni ed enti locali. Noi dell’organizzazione siamo già pronti per un’altra sfida, ma intanto pensiamo al primo festival Città di Amelia… E chissà che non passi a trovarci “Don Matteo”, il quale gira spesso in Umbria e in particolare ad Amelia… Ce lo auguriamo!”

Con il motto “giocare è vivere” e nel rispetto delle regole anti-covid, la bellissima cittadina di Amelia si propone dunque come punto di partenza per una ripresa locale all’insegna dello sport, del turismo e della socialità!




Tornano gli scacchi il 23-24-25 luglio 2021 per valorizzare Amelia e l’Umbria, ma non solo!

seo specialist umbriaAlla voglia di normalità per uscire da mesi di involuzione in ogni ambito sociale contribuisce AISTEL A.P.S. , https://www.aistel.club/ , che nella figura del Presidente Sandro Pascarelli e in coordinazione con il responsabile della sezione Scacchi O’ Rey, Sergio Rocchetti, hanno organizzato nei giorni 23, 24, 25 luglio 2021 il primo Festival di Scacchi città di Amelia, un Torneo Internazionale patrocinato dal Comune di Amelia, e dallo CSEN sezione provinciale di Terni. Il 1° Festival Città di Amelia sarà ospitato all’ interno della sala “Conti Palladini” della biblioteca di Amelia e sarà impreziosito dalla formula Sport – Cultura, con l’esposizione di un concorso pittorico e fotografico a tema scacchi all’ interno del Chiostro Boccarini di Amelia. L’ idea di fondo e’ quella di promuovere una sinergia tra “ l’ arte degli Scacchi” e la Cultura, che avvicini i neofiti al gioco degli scacchi e gli scacchisti alle diverse forme di linguaggio o espressione artistica.web design umbria L’evento nella città di Amelia mira a valorizzare il potenziale turistico, il patrimonio culturale ed a sensibilizzare i partecipanti ad un attenta gestione delle disabilità. Il comitato organizzatore ha a supporto la collaborazione dei centri diurni per la riabilitazione di Amelia, commissionando loro la progettazione e l’esecuzione delle targhe e dei trofei. All’aspetto sportivo e culturale si aggiungerà quindi quello sociale, diminuendo la distanza tra le istituzioni e le marginilità. La manifestazione comprenderà due tornei (Open A e Open B), offrendo anche ai giocatori meno esperti la possibilità di essere protagonistii. Saranno presenti e ospiti della manifestazione giocatori di fama internazionale come il Maestro Internazionale Edoardo Di Benedetto (Campione Italiano 2021 Under 18) e il Maestro Fide Nicolò Napoli. Sembrano esserci tutti i presupposti affinché con le dovute accortezze e nel rispetto delle regole vigenti, tutti gli sportivi che si dedicano agli scacchi agonistici possano tornare a confrontarsi di nuovo alla scacchiera dopo un lungo periodo di stop. A.I.S.TE.L – APS, Associazione Italiana Servizi e Tempo Libero di promozione sociale, è un’associazione indipendente sul piano politico, economico ed istituzionale, aperta ad ogni forma di confronto e collaborazione con tutti i soggetti pubblici e privati che siano impegnati in iniziative sociali, di sviluppo locale, turistiche, di promozione e caratterizzate da obiettivi di valorizzazione delle risorse e delle identità locali, di sostenibilità e tutela dei territori, di promozione della qualità e delle capacità locali, quali opportunità per disegnare uno sviluppo competitivo sia in Italia che all’estero [cit]. A.I.S.TE.L – APS, https://www.facebook.com/aistelaps/ , augura a tutti gli scacchisti una buona partecipazione, ricordando che Amelia è uno dei borghi più suggestivi e antichi d’Italia.seo specialist umbria Diversi stili coesistono in armonia all’ interno di poderose mura poligonali con un insediamento che si sviluppò in epoca pre-romana sull’acropoli, dalla quale dominava il sottostante territorio costituito da insediamenti sparsi. La costruzione delle mura poligonali, attuata a partire dalla metà del III secolo a.C., conferì alla città la sua definitiva conformazione che corrisponde all’attuale centro storico. E non mancano certo musei , monumenti, chiese e cattedrali da visitare! Una bellissima iniziativa per valorizzare tutto l’indotto questa del presidente A.I.S.TE.L – APS Sandro Pascarelli e del responsabile Sez. Scacchi O’ Rey Sergio Rocchetti, che sono riusciti a mettere in piedi una iniziativa che accontenta tutti, scacchisti, associazioni sul territorio, artisti e cooperative sociali. E per saperne di più sul bacino del Rio Grande, la chiesa di San Francesco e il museo archeologico non resta che lasciarsi stregare da indirizzi internet come https://www.umbriatourism.it/it/-/museo-archeologico-di-amelia evocando anche un celebre aforisma di Marcel Duchamp: “sono giunto alla conclusione che non tutti gli artisti sono scacchisti, ma che tutti gli scacchisti sono degli artisti




Località borderline nel turismo di prossimità: Salmaregia e i suoi punti di vista inediti ed esclusivi

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Il turismo di prossimità nasce da una esigenza, conoscere le risorse che hai sotto casa (in questo caso “dietro”) per prendere atto che l’Umbria per quanto piccola possa sembrare di fatto non finisce mai di stupire per l’infinità di mondi che offre a chi li va a scoprire. Dalle terre di mezzo ai mondi di dietro: quando un veloce blitz turistico a Salmaregia apre nuove prospettive. Andare a conoscere Salmaregia è come salire sulla macchina del tempo: è facile farsi risucchiare dalla storia locale ma anche da bellezze naturali di cui non sospettavamo neanche l’esistenza.web design umbria Se le colonne d’Ercole, usate simbolicamente come limite alla conoscenza o per fissare dei limiti geografici oltre i quali non è possibile spingersi, vengono idealmente trascinate a nostra insaputa quando ad esempio un valico di montagna che vediamo tutti i giorni ci impedisce di vedere che cosa viene celato, ecco che arriva Salmaregia a confutare il nostro sistema di credenze: c’è vita oltre la vita, ossia dietro il fondale rappresentato da montagne locali a due dimensioni come Monte Merlana per esempio. Si perchè l’avventura in stile Kerouac a Salmaregia, che è sempre una località appartenente al comprensorio di Nocera Umbra come frazione Colle del resto, rientra nelle spinte indirette acquisite prendendo atto della storia locale che cita più volte anche nel famoso libro di SC su Castrum Collis parte II, progetto in rete https://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_glocal/index.php/ColleGalleryDynamic/colleview , questa località che inizia a perdere prestigio a partire dal XVII secolo. Il fatto è che stiamo esplorando una zona borderline di confine tra Umbria e Marche e non è un caso che non potendo “bucare” direttamente monte Merlana “dalle terre di mezzo” per avere direttamente accesso ai “mondi di dietro“, si è dovuto aggirare una distanza irrisoria in linea d’aria facendo più di mezz’ ora di macchina (20-25 km) aggirando il monte Alago da Bagnara per poi salire e scendere i valichi che a tratti appartengono all’ Umbria e altre volte invece sono in territorio marchigiano (con tanto di punti identificativi a separare le due entità geografiche). Certo questa idea di non potere semplicemente bucare la montagna che hai sopra la testa per fare invece il giro del mondo è un pò fastidiosa, ma quando il cambio di prospettiva si realizza il beneficio è indiscusso: è come vedere abbattere un limite che ci eravamo fissati nella nostra testa (il mondo finisce sulla parte frontale di Monte Merlana) mentre in realtà l’universo che si nasconde dietro, con la Valle di Salmaregia e le sue ricchezze, lascia basiti e brasati per la sorpresa di vedere che il mondo non finisce allo stretto di Gibilterra! Salmaregia importante per la storia quindi e anche ricca di leggende che riguardano Ottone III intorno all’ anno mille sceso in Italia dalla Germania per diventare Imperatore ma morto giovane e seppellito da qualche parte con tutti i suoi tesori. web design umbriaPrima di arrivare a Salmaregia in realtà abbiamo incontrato diverse biforcazioni ad interesse storico, per cui di fatto questa avventura on the road andrà ripetuta per indagare sulle numerose sottovarianti nascoste nella variante principale (deformazioni professionali per scacchisti asbituati all’ albero di Kotov!). E’ decisamente impressionante l’ampiezza del territorio comunale perchè di fatto il giro giro tondo fatto partendo da Colle, aggirando le montagne per vedere il suo contenuto nascosto in un misterioso backstage, circumnavigando in stile Magellano il monte Alago via Bagnara e decidendo poi da Salmaregia di rientrare a destinazione usando una via altrettando inedita verso Gualdo, rientrando poi a sorpresa sulla famosa Ancona – PG per un breve tratto finale, ci ha lasciati “stereofatti” alla Frassica su quanta strada di fatto è stata percorsa in km, complessivamente intorno ai 70. Con una andatura turistica a bassa velocità messa in atto per godersi una strada superba a livello di bellezze che ha da offrire (all’ andata passando da Case Basse) ci abbiamo messo pigramente circa 40 minuti per completare i circa 25 km che ci separavano dall’ obiettivo. Al ritorno passando da Gualdo il kilometraggio è stato abbondante e debordante! Al di là dei report tecnici resta l’aspetto della suggestione indotta dalla location, ricca come si diceva di storia grazie alla sua altura (più di 600 m sul l.m.) geograficamente in rilievo che la portava a controllare la vallata, soprattutto in epoca comunale dove le dispute tra guelfi e ghibellini costringevano a patti strategici tra potenze locali che avevano l’ambizione di allargarsi come Fabriano, Camerino a scapito di Gualdo e Nocera. web design umbriaSalmaregia aveva compiti di presidio e supporto vitali per Perugia, collegata tramite la famosa via Clementina, perchè grazie al suo esclusivo osservatorio era più facile monitorare un confine sempre a rischio di invasione. Oggi della sua antica grandezza rimane ben poco, se non la torre restaurata e la chiara percezione di una struttura di case adiacenti dislocate a “castello”, usate come rinforzo angolare del nucleo principale, situate intorno al centro nevralgico rappresentato dall’ alto osservatorio. Persone che vivono in questo meraviglioso borgo? Poche di certo, ma la pace e la serenità che si respira osservando dall’ alto l’intera vallata impregano Salmaregia di un’ aurea mistica, che certamente illumina ogni mente che vuole ascoltare e lasciarsi suggestionare dalla “poesia antica” che ogni pietra trasuda. Ovviamente l’aspetto più sconcertante dell’ escursione rimane quello del viaggio di scoperta: il constatare che esistono universi complessi nascosti dietro quelli tradizionali (ironia della sorte a un certo punto sulla strada del ritorno abbiamo scoperto un bivio per Colle 2 il che proietta il tutto in una dimensione fantascientifica del tipo materia/antimateria con tanto di universi paralleli alla Clarke), il proiettarsi oltre le colonne d’Ercole per scoprire che il mondo NON FINISCE, ma di fatto INIZIA sempre a ritmi incessanti, sgretola quel fondale vincolante che aveva popolato il nostro sistema di credenze fissando dei limiti. Da questo punto di vista una incursione turistica a Salmaregia diventa una sorta di “medicina solenne” per abbattere tutto ciò che è limitante e circoscritto come chiusura mentale in stile colonne d’Ercole oltre le quali non si può più andare o conoscere (le montagne che ostruiscono mondi!). E per conoscere meglio Salmaregia certo il sito al top che ci aiuta rimane sempre il fantastico https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-salmaregia/ ma non mancano in rete certo approfondimenti come https://www.raccontidellostomaco.it/la-valle-di-salmaregia-un-tesoro-nascosto-tra-umbria-e-marche/ o https://aristocraziaduracruxiana.wordpress.com/2019/01/26/salmaregia-la-memoria-ottoniana-che-aleggia-nel-cuore-dellappennino-umbro-marchigiano/ o ancora https://medium.com/@matteobebiautore/il-castello-di-salmaregia-ac4a450ccc98




Dagli appennini alle Ande con De Amicis? No dagli appennini alle Alpi con il film di Francesco Nuti Tutta colpa del Paradiso e un intrepido trekkista e anche con il CAI locale!

web design umbriaDiciamocelo, noi umbri siamo fortunelli, circondati come siamo da montagne e da sentieri e da vette alla nostra portata da conquistare certo il contatto con la natura non ci manca e nemmeno le visioni mozzafiato che quietano l’anima e ci riconciliano con le bellezze create dall’ universo (facendo bene attenzione a non calpestare qualche sostanza dall’ aroma sospetto, ndr) , senza neanche andare troppo lontano basta andare a vedere le suggestive vedute dal Serrasanta locale per trovare conferme all’ assioma iniziale.web design umbria

Del resto persino registi brillanti sono rimasti stregati dalle vedute mozzafiato offerte dalla natura e dalla montagna, un esempio su tutti il film del 1985 Tutta colpa del Paradiso di Francesco Nuti con Ornella Muti, approfondimenti https://it.wikipedia.org/wiki/Tutta_colpa_del_paradiso, ambientato prevalentemente in Valle d’Aosta, nella Val d’Ayas, in una tipica baita nei pressi della località Champoluc, nel comune di Ayas. Alcune scene sono state girate nella frazione Pellaud di Rhèmes-Notre-Dame. La trama del film é leggera e poetica come prevede lo stile di questo sfortunato artista e anche l’originalità del dettaglio legata allo stambecco bianco da toccare, avvistare e fotografare dal marito della ex-moglie di Nuti dà un tocco di originalità a tutta la costruzione come chi insegue una balena per tutta la vita a caccia di una irraggiungibile felicità.

web design umbriaC’è il dilemma di questo figlio e il suo futuro da costruire: Nuti si rende conto (Romeo nel film) che la vita del ragazzo che non conosce il suo vero padre é perfettamente inserita in un contesto sano e che stravolgere il suo habitat naturale per trascinarlo in un futuro incerto forse senza prospettive sarebbe una scelta sconsiderata. Finale positivo, scegliendo la cosa giusta il nostro regista/attore finalmente si sente amato da tutti (cosmo compreso) e riesce persino a vedere lo stambecco bianco come chi toccando il mito riservato a pochi placa le sue ansie assaporando un mondo di affetti ritrovato con fratture interiori risanate.web design umbria

Da segnalare bellissimi itinearari tratteggiati e costruiti da trekkisti locali, come questo che estrapoliamo da uno dei tanti anonimi appassionati di montagna estratti random dalla rete che confessa la sua passione per il trekking proprio a partire dal film e così alla domanda é nato prima l’uovo o la gallina (l’amore per la montagna e la natura e l’aria buona in generale) la risposta non può che essere che ovvia: se non ti piace la montagna e non apprezzi la natura, prima vedi il film “tutta colpa del paradiso” e poi aspetti un pò per vedere l’effetto che fa con un risultato prevedibile a giudicare da video come https://www.youtube.com/watch?v=7UyVEqQBMYQ&feature=youtu.be che ci invogliano ulteriormente ad avvicinarci ad alpi, ande o appennini che siano. Anche perché come suggerisce il protagonista stesso, con le tre “emme” sinonimo sì di montagna ma anche di Michele (il nome del nostro intrepido videomaker che ha scritto in solitaria gli itinerari) e soprattutto di “magnate” aspetto ludico gastronomico che compensa lo spreco di calorie usate per adempiere agli sforzi programmati per raggiungere rifugi ad altezze importanti dove c’è sempre un cuoco che lavora, vai sempre sul sicuro. A questo punto essendo stati contagiati postitivamente dall’ entusiasmo dimostrato dal trekkista anonimo in questione non ci resta che uscire di casa (quando un nuovo decreto lo prevederà eh eh) e correre subito al CAI locale, per esempio http://www.caigualdotadino.it/ e iscriverci, per iniziare a scoprire mondi di cui non sospettavamo neanche l’esistenza!




BookBreakdown con Codeigniter? Ma non bastava il Lockdown?

web developer umbriaMai sentito parlare di BookBreakdown? E’ un metodo per scomporre un libro in tutti i suoi aspetti fondamentali, un esempio lo puoi vedere dal mio nuovo progetto http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_longitudine/ dove Codeigniter Framework riduce a brandelli in senso propositivo il bellissimo libro di Dava Sobel Longitudine. A pensarci bene un libro é una fonte preziosa di informazioni e anche se non parlassimo di un saggio storico che si presta per l’esperimento tecnologico del nuovo progetto messo in piedi da Umbriaway Consulting (in realtà l’idea era del 2017, ma realizzata in grezzamente in procedurale) c’è sempre tanto da scavare e da disseppellire. Un libro alla fine é come un nuovo file aperto con photoshop, lo puoi idealmente immaginare come una serie di layer che si sovraqppongono e intrecciano nei modi più disparati dando luogo a qualcosa di organico e coerente. web design umbriaQuali sono questi layer? Ambientazione, personaggi, cronologia storica (come nel caso del progetto longitudine dove il focus é concentrato) , trama, eventi esterni/interni, interazioni etc etc. In questo terzo progetto http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_longitudine/ l’importanza dell’ applicativo non sta tanto nella cornice tecnica ma nei contenuti per l’appunto! Il tutto potrebbe essere ampliato inserendo un motore di ricerca per esempio o allargando i layer da analizzare (in questo caso di attivo c’è solo l’aspetto storico). In ogni caso ancora una volta si dimostra la plasticità creativa di Codeigniter che si adatta con facilità anche alle idee più irrazionali e umanistiche anche con una certa libertà di espressione grafica! Potenza del foreach potremmo sintetizzare! Per entrare nel vivo dei contenuti riportiamo le info presenti in home:

COME LA VITA DI UN GENIO SOLITARIO CAMBIO’ LA STORIA DELLA NAVIGAZIONE: John Harrison (Foulby, 3 aprile 1693 – Londra, 24 marzo 1776) è stato un orologiaio e inventore inglese. Tra i suoi principali contributi vi fu l’invenzione, nel 1761, del cronometro marino, che permise di determinare con precisione la longitudine in alto mare, dando un decisivo apporto allo sviluppo della navigazione. La longitudine (dal latino longitudo, longitudĭnis derivato di longus, “lungo”) è la distanza angolare misurata in gradi, lungo l’arco di parallelo compreso tra il Meridiano fondamentale, Meridiano di Greenwich, e il meridiano passante per il punto considerato. In riferimento al meridiano di Greenwich, esiste una Longitudine orientale da 0 a 180° gradi e una Longitudine occidentale da 0 a 180°. Essa è definita in maniera analoga, ma riferita a differenti meridiani e piani di riferimento, anche in astronomia. Longitudine è un saggio della scrittrice divulgatrice scientifica statunitense Dava Sobel

In ogni caso ancora una potentissima dimostrazione di Codeigniter che sfruttando materiale già pronto in procedurale con dei semplici copia e incolla e la creazione di viste-modelli e controller per adeguare il tutto ha consentito in tempi ragionevoli di aprire e chiudere un progetto semplicemente sfruttando le competenze acquisite lavorando da un mese scarso su http://umbriawayformazione.altervista.org/ e http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_competenze/. Lunga vita al sommo https://codeigniter.com/download!




Cinquanta sfumature di sessione, quello che Anastasia con il manuale del framework non ti dirà mai nella stanza torbida di Codeigniter

Oggi ho risolto il problema delle sessioni, eureka, era da una ventina di giorni che speravo di sistemare! Ma il titolo che ci azzecca? Mica è la stanza dei peccati del libro pakko più letto del pianeta dove le confessioni scabrose diventano business da intrattenimento! No qui abbiamo a che fare con il manuale di Codeigniter dove si leggono un sacco di cose belle e meravigliose ma manca poi quel “quid” che consente al NEWBIE di APPLICARE poi la tecnica o la singola istruzione sciorinata dalla bibbia sacra del framework per RISOLVERE UNA QUESTIONE PRATICA. Vediamo prima in sintesi di cosa stiamo parlando. Andando su http://umbriawayformazione.altervista.org/ci_project_competenze/ e facendo il login si entra in informazioni riservate (ma non troppo, non ci sono numeri di carte di credito) che sono protette dall’ esterno su altri browser dalle sessioni, identificate univocamente da id esclusivo. Come tutti Il protocollo HTTP usato per la connessione e la trasmissione delle pagine Web, è un protocollo SENZA MEMORIA o STATELESS. Per aggirare questa situazione possono tornare utili le sessioni. In procedurale avremo una classica situazione caratterizzata daL PULSANTE CHE ACCENDE LE DINAMICHE IN OGGETTO:

Session_start();

Quando la sessione viene ATTIVATA E APERTA viene inizializzato un ARRAY SUPERGLOBALE di nome

$_SESSION[];

un cassetto che andrà a ricevere tutti i dati che si intende ricordare, spesso username e password di chi si sta per LOGGARE. La domanda retorica “ma la $_SESSIONweb design umbria é vuota o piena” serve a proteggere con una istruzione condizionale IF / ELSE tutte le pagine che si intendono occultare al visitatore scaltro che magari alle nostre spalle adocchia un indirizzo web e intende replicarlo su altro browser presso altra macchina. Per esempio potremmo includere un file per queste pagine dove all’ interno esternamente lavora una condizione del tipo se la superglobals é piena e contiene la variabile X,Y,Z fai vedere il contenuto della pagina, altrimenti reindirizza il curiosone troppo curioso altrove, magari al form di login! Ok il manuale di Codeigniter darà per scontato che un minimo di PHP bisogna conoscerlo per seguire almeno le indicazioni base, ma di fatto poi la pratica quando hai un corpo fatto di vestiti di anima e di carne ed ossa (rispettivamente la VIEW, il controller e il Model) che differisce dalla linearità non sai dove devi scrivere le cose e neanche se la sintassi poi suona bene perché di fatto devI procedere a tentoni cercando di incapsulare con delle graffe questo o quell’ elemento, finche alla fine l’azzecchi e la risposta arriva; per far funzionare le sessioni devi richiamare per ogni pagina che si desidera

($this->session->userdata(‘nomevariabilesessione’))

intorno alla QUERY del MODELLO che ovviamente é diversa per ogni progetto e ha le sue specificità legato alla pagina a cui il controller con il suo metodo é legato! Ma mica il Newbie é come la maga Circe che le cose le sa per nascità onnicomprensiva divina?! Ma per impare l’inglese conoscere almeno una lingua alternativa base per capire quali sono i pronomi e i verbi e i complementi oggetto non sarebbe utile?! Più che utile , indispensabile! Avere un minimo di destrezza con la grammatica di base, in questo modo passare a Codeigniter dopo aver sperimentato un pò di procedurale é un balsamo benefico. In ogni caso scomporre i problemi grandi in piccoli pennelli (chi non ricorda la pubblicità cinghiale?) produce enormi vantaggi e una volta entrati nella stanza segreta delle sessioni con Anastasia ogni più torbido segreto sarà rivelato!




Come applicare una mandrakata in Codeigniter e far quadrare il cerchio quando andiamo incontro a sicura disfatta e ribaltare l’esito della lotta

web developer umbriaLa MANDRAKATA è uno dei tanti cavalli di battaglia profusi nel mondo dello spettacolo dal recentemente scomparso Gigi Proietti che se ne é andato amato democraticamente dalla massa intera, mettendo tutti daccordo sulle sue eccezionali qualità di uomo di spettacolo e maestro insuperabile, osannato ovunque (e non potrebbe essere altrimenti) da quelli di destra e quelli di sinistra, da complottisti e terrapiattisti, da trumphisti e sostenitori della difesa Pirc. Tatticamente l’idea di mandrakata pubblicizzata dal Grande Proietti si presta bene anche a risolvere problematiche di “rattoppo” nello sviluppo web in codeigniter quando la soluzione a un problema non arriva. Analizziamo la situazione presente all’ indirizzo http://umbriawayformazione.altervista.org/index.php/home/planner dove volendo mostrare le attività di formazione svolte da umbriaway consulting al contrario, ossia con un ordine discendente in modo da vedere i risultati a partire dall’ attualità di data e non dalla più lontana, ho pensato di inserire dei link nel primo campo cercando di emulare la prestazione dell’ ordine ascendente, quindi copiando il tutto e modificando nomi di funzioni in DESC al posto di ASC nella query per sparare i dati in una nuova pagina, dopo aver creato i dati in una nuova tabella. Peccato che all’ interno dell’ espressione:

public function get_planners($limit, $start)
{
$this->db->limit($limit, $start);
$query = $this->db->get(“nomedellatuatabella”);
return $query->result();
}

dopo vari tentativi per incastrarci dentro un semplice order by data desc e consultando il manuale all’ indirizzo versione tre (quando hai un problema la prima cosa da fare é quella di vedere se nella bibbia dello sviluppatore codeigniter si trovano le risposte) https://codeigniter.com/userguide3/index.html NON TROVANDO COMPOSIZIONI DI QUERY PERTINENTI alle mie esigenze generando in creazioni arbitrarie errori e incastri improbabili nella sintassi, ho dovuto ripiegare su trucchi tattici non proprio corretti (perché in questo caso sono andato a far saltare una paginazione comunque non indispensabile). Alla fine esasperato ho applicato una MANDRAKATA per aggirare il problema, ossia ho tolto il meccanismo della paginazione per la pagina dei dati discendenti, una soluzione stilisticamente deprecabile ma comunque efficace perchè dopo la semplificazione si é avuto nel modello:

public function get_planners_desc()
{
$query = $this->db->query(“
select * from nomedellatuatabella
order by data desc
limit 15
“);
if ($query->num_rows() == 0) {
show_error(‘database vuoto!’);
} else {
return $query->result();
}
}

dove alla fine della query compare un limit 15 che come un decreto ministeriale crea restrizioni sui record da visualizzare per pagina. Fallita quindi la costruzione della query builder iniziale per limiti miei da NEWBIE (è meno di un mese che sto sperimentando questa tecnologia) se non volevo perdere la battaglia ho dovuto applicare qualcosa di semplice ma comunque di funzionale! E’ proprio il caso di dire dopo l’analisi di questa dinamica di combattimento che grazie a una query vecchia maniera con un limit 15 finale ho sconfitto temporaneamente il nemico pronto a ricaricare le batterie per la prossima sfida! E rileggendo il tutto adesso da distanze siderali, senza ATOM a sporcare il codice, mi sembra di avere intuito che il problema del perché FORSE tutto non funzionava cercando di non rovinare la paginazione, potrebbe essere legato al fatto che non ho inserito i parametri iniziali nella mia nuova query (una banale dimenticanza?), potrebbe essere una idea da tenere buona per risolvere nelle prossime partite!




Diventa PRIMA NAZIONALE in due giorni risolvendo il problema della gestione di un FORM in CODEIGNITER FRAMEWORK

web developer umbria

A Roma dicono te fai paura da solo a no quello era te sei parlato da solo, ma quello che é successo dal punto di vista di crescita del punteggio elo tra Lunedì due novembre e oggi Mercoledì 4 novembre ha dell’ incredibile dal punto di vista della risoluzione dei problemi. Sul punteggio elo e le categorie negli scacchi ormai ne parlo da diverso tempo ma per fare un ripasso vediamo quali sono questi step di crescita sportiva che un agonista in erba (definito inclassificato) dovrebbe compiere verso l’alto prima di arrivare alla TRASCENDENZA della categoria GM:

Non Classificato (NC)
Terza Sociale (3S)
Seconda Sociale (2S)
Prima Sociale (1S)
Terza Nazionale (3N)
Seconda Nazionale (2N)
Prima Nazionale (1N)
Candidato Maestro (CM)
Maestro (M)
Maestro FIDE (MF)
Maestro Internazionale (MI)
Grande Maestro (GM)

web developer umbriaSe una guerra è composta da molte battaglie, così come un torneo di scacchi fatto di diversi turni é segnato da sconfitte e vittorie, così l’avventura formativa QUOTIDIANA iniziata su una tecnologia sconosciuta lunedì 12 novembre si sta rivelando un viaggio ricco di insidie ma anche NON PRIVA DI soddisfazioni e di vittorie parziali, esattamente a quello che accade all’ agonista di scacchi in torneo. Lunedì fino alle 21 e 15 ero equiparato (o meglio autoequiparato!) a livello simbolico di conoscenze alla terza sociale. Poi alle 21 e 15 riesco a realizzare il passaggio da SERVER LOCALE A SERVER DI PRODUZIONE e passo di categoria guadagnando elo (sempre simbolicamente) diventando TERZA NAZIONALE. Categoria che é perdurata fino alle 21 e 40 di Martedì 3 Novembre, quando per grazia divina sono riuscito a far funzionare il mio form grazie ai suggerimenti indiretti presenti in https://umbriawayformazione.wordpress.com/2020/11/03/imparare-dagli-errori-non-sono-gli-scacchi-ma-e-codeigniter/ dove si capisce una cosa sostanzialmente ribadita anche alla mia prima richiesta sul forum ufficiale, https://forum.codeigniter.com/, cioé il fatto che non PUOI RISOLVERE UN PROBLEMA se non consulti una fonte che può aiutarti a risolvere il problema è questa sorgente di acqua fresca é il MANUALE, https://codeigniter.com/userguide3/index.html . Quindi ieri leggendo alcune sezioni specifiche del manuale SONO RIUSCITO A FAR FUNZIONARE IL MIO FORM, passando simbolicamente alla categoria SECONDA NAZIONALE. Ma questa mattina sempre spulciando il manuale sono riuscito a risolvere i problemi legati ALLA SICUREZZA DEI FORM, passando simbolicamente PRIMA NAZIONALE! Quante emozioni nell’ arco di poche ore! A questo punto se nei prossimi giorni riesco a risolvere il problema della PAGINAZIONE passo a tutti gli effetti CM di Codeigniter nel senso che poi c’è comunque un abisso di conoscenze da colmare! Ma vediamo in dettaglio cosa è successo sui FORM che quando vengono messi in piedi (FASE 1) sono delicati sotto il punto di vista della sicurezza (FASE 2). All’ indirizzo http://umbriawayformazione.altervista.org/ c’è in alto a destra un form che ora funziona grazie alle istruzioni presenti sul manuale alla voce specifica https://codeigniter.com/userguide3/libraries/input.html?highlight=form :

Accessing form data
Using POST, GET, COOKIE, or SERVER Data

CodeIgniter comes with helper methods that let you fetch POST, GET, COOKIE or SERVER items. The main advantage of using the provided methods rather than fetching an item directly ($_POST[‘something’]) is that the methods will check to see if the item is set and return NULL if not. This lets you conveniently use data without having to test whether an item exists first. In other words, normally you might do something like this:

$something = isset($_POST[‘something’]) ? $_POST[‘something’] : NULL;

With CodeIgniter’s built in methods you can simply do this:

$something = $this->input->post(‘something’);

The main methods are:

$this->input->post()
$this->input->get()
$this->input->cookie()
$this->input->server()

TRADOTTO non riuscivo a risolvere i problemi perché nel mio MODEL mancava una istruzione MOLTO IMPORTANTE messa a un certo punto ossia

$something = $this->input->get(‘something’);

A questo punto tutto si è messo a funzionare come per magia nel senso che se digito il nome di un regista l’operatore LIKE fa il suo sporco lavoro ma poi il novizio deve interrogarsi e chiedersi in particolare:

se digito nulla che cosa accade?
se digito un nome inesistente restituisci all’ utente un messaggio specifico?
e la questione di SQL iniecton come la gestisci?

Allora che cosa è stato fatto Martedì 3 novembre 2020 verso le 22? Sono state risolte le prime due questioni con una clausola IF – ELSE IF in modo da dire all’ utente “guarda che se fai questa cosa qui vai incontro a questo messaggio etc”. Dopodichè soddifatto SONO SBIANCATO quando verificando che inserendo un singolo APICE ingrediente tipico degli ATTACCHI SQL INIECTJON tutta la mia applicazione diventava vulnerabile anche perché il messaggio di sistema riportava ulteriore info da dare all’ utente per capire la struttura del mio database! PANICO ASSOLUTO, che fare, devo trovare subito il modo di disabilitare il FORM senza alterare il codice e scartabellando in rete e anche sul manuale è saltato fuori all’ indirizzo https://codeigniter.com/userguide3/libraries/input.html?highlight=input%20security:

Input Filtering
Security Filtering

The security filtering method is called automatically when a new controller is invoked. It does the following:

If $config[‘allow_get_array’] is FALSE (default is TRUE), destroys the global GET array.
Destroys all global variables in the event register_globals is turned on.
Filters the GET/POST/COOKIE array keys, permitting only alpha-numeric (and a few other) characters.
Provides XSS (Cross-site Scripting Hacks) filtering. This can be enabled globally, or upon request.
Standardizes newline characters to PHP_EOL (\n in UNIX-based OSes, \r\n under Windows). This is configurable

OK! Ottimo anche se ero seccato perché il form risultava inagibile, l’idea era di togliere la funzionalità di GET sul form in attesa di risolvere i problemi di sicurezza e allora vado sul CONFIG.PHP e cerco $config[‘allow_get_array’] per dargli un valore FALSE che non è di default! Carico i file e verifico che funzioni! Ottimo! Peccato però che l’inibizione sul GET é assoluta e questo mi ha portato a rendere inutile tutto il lavoro sul resto dell’ applicativo basato sul passaggio di querystring! Quindi mi sono detto che serviva altro e infatti l’ho trovato apparentemente:

$nomevariabile = $this->security->xss_clean($this->input->get(‘nomevariabile’));

 

ma questa soluzione non lavorava, per cui alla fine ho trovato anche:

$nomevariabile = $this->security->sanitize_filename($this->input->get(‘nomevariabile ‘));

 

e questa volta il malintenzionato che cerca di giocare con gli APICI sul mio form si vede restituire un PIKKE come risposta!

Grazie a queste incredibili scoperte raggiunte consultando il manuale di CODEIGNITER, https://codeigniter.com/userguide3/index.html , non senza difficoltà, oggi mi sento MOLTO PRIMA NAZIONALE. Ma sono bene che se voglio passare CM e guadagnare altro elo per acquisire almeno le basi di Codeigniter Framework devo RISOLVERE ancora il problema della PAGINAZIONE. Un ultimo scoglio fatale per http://umbriawayformazione.altervista.org/ ? La sfida con questo potentissimo e affascinante Framework continua, at the next battle! Intanto oggi siamo arrivati al giorno 24 con tre vittorie di fila negli ultimi tre turni di quotidianità (risultati reali raggiunti sul campo!). Non so dire se http://umbriawayformazione.altervista.org/ sia realmente sicuro adesso ma almeno mi sembra di aver fatto qualcosa per prevenire eventuali attacchi esterni!




Vincere a 2.757 metri con Codeigniter è fattibile? Forse ti confondi con il Giro d’Italia, ma il web developer é come un ciclista che tenta una scalata conoscitiva: per esempio il CRUD è alla tua portata?

Il CRUD per gli sviluppatori é come il santo Graal nelle leggende di Re Artù: l’acronimo sta per CREATE-READ-UPDATE-DELETE. Si tratta di una estrapolazione e di una gestione dei dati dal database che riguarda come esercizio muscolare una delle prime attività di qualunque web developer, tanto per restare in tema di ciclismo. Codiigniter è abbastanza ostico all’ inizio (ma sempre meno complicato da assimilare rispetto a Laravel per esempio) per cui se la sensazione é quella di non riuscire a fare la salita dello Stelvio per transitare per primo alla Cima Coppi e magari vincere la tappa, conviene fermarsi, rifornirsi di bevande e mantellina e consolidare quello che è ormai base tecnica consolidata. Ripassiamo quindi i fondamentali prima di affrontare la questione del crud perchè sappiamo che la salita richiede zuccheri e si rischia di andare come si dice in gergo, quando si tenta di studiare una nuova tecnologia, FUORI RUOTA, come dicono i commentatori della Rai a gara sportiva in onda. Abbiamo detto che conviene concentrarsi su questo framework perchè offre un set di strumenti da coltellino svizzero integrati in unico ambiente di sviluppo, così a sostegno ci ritroviamo numerosi helper o funzioni specifiche utili per risolvere problemi e librerie per attingere a risorse esterne come il famoso database per esempio. Abbiamo sottolineato più volte l’importanza di separare lo scheletro umano dalla muscolatura e dai vestiti che lo compongono, per cui il vantaggio di questa gestione é che tutto è circoscritto alla sua natura strutturale, per cui avremo un Modello che si occuperà della parte logica di gestione dei dati per esempio, avremo una View che non farà altro che visualizzare le nostre richieste a video e in mezzo abbiamo il nostro bel CONTROLLER che dobbiamo considerare come un gigantesco pannello di controllo che attinge dal Model per riconsegnare alla Vista. In questo modo tutto è ordinato e pulito a livello di sviluppo e anche più facile mettere in piedi degli applicativi risparmiando un sacco di tempo. Per imparare Codeigniter bisogna avere conoscenza livello base di php procedurale e un pò di OOP insieme a CSS, HTML e anche Bootstrap per abbellire i nostri vestiti. La ricchezza di funzionalità subito disponibili in uno strumento veloce consentono davvero un gran risparmio di tempo. Per lavorare con codeigniter è sufficiente scaricare un server locale che abbia integrato apache e mysql in modo da parserizzare i nostri file php e un editor di codice e ovviamente il pacchetto completo. Quindi per il localhost che serve alle nostre pagine scaricare https://www.apachefriends.org/it/index.html, per un editor visuale abbiamo cose del tipo ATOM, SUBLIME o VISUAL STUDIO CODE scaricabile all’ indirizzo: https://code.visualstudio.com/ e infine il nostro framework si trova all’ indirizzo https://codeigniter.com/ ; adesso ripassiamo i fondamentali perchè lavorare e sviluppare con procedurale è un conto e invece diverso é l’approccio MVC con la definizione di classi e metodi costruttori. Si lavora prevalentemente solo sulla cartella APLLICATION di codeigniter che guarda caso contiene anche una cartella VIEW e una MODEL oltre a quella CONTROLLER! La cartella Sysytem è considerata il core di sistema ed é quella che fa girare il tutto ma é anche un luogo fisico dove non dovremmo mai intervenire. Dentro la cartella Appllication abbiamo la cartella CONFIG e al suo interno molti file critici di configurazione e settaggio come:

database.php
config.php
routes.php
autoload.php

che consentono rispettivamente aggancio al DB e quindi gestione su database mysql, definizione di path sulle url, instradamenti e caricamenti automatici di risorse , ovviamente richiamabili anche da codice scritto normale. Il modello offre le pallottole al caricatore, la pistola controller spara verso la vista e viceversa ritorna i dati su eventuali interazione dell’ utente al controller che andrà a interrogare il modello per farsi restituire dei dati da ri-spedire al mittente. Diamo meglio una occhiata su questo flusso analizzando l’architettura seguente:

L’utente invia una richiesta dalla vista o finestra o browser che viene instradata seguendo criteri di sicurezza per arrivare infine al controller che potremmo considerare una sorta di mago Merlino della situazione. Merlino va a socmodare i suoi amici al di là del muro, gente che lutente finale non vedrà mai che sono:

Model
Librerie
Helpers
Plugins
assets (risorse grafiche)
scripts
etc

una volta prese tutte le info pertinenti alle richieste mette tutto insieme e assembla e spedisce tutto alla vista che sfruttando il CACHING restituisce il risultato richiesto all’ utente. Bello no?!

Semplificando io chiedo il controller restituisce prendendo i dati a destra e a manca come una piovra, per cui é da considerarsi come un vigile che controlla il traffico, ma il lavoro sporco lo fa il MODEL mentre la vista è quella che fa la preziosa senza lavorare se non offrire modo all’ utente di interagire. A questo punto diamo un occhiata anche allo schema del flusso.

Con questo schema se io scrivessi nella funzione index del controller Welcome di default dopo lo scaricamento qualcosa del tipo:

public function index()
{
echo “fantastico adesso posso personalizzare i contenuti a mio uso e consumo!”;
//$this->load->view(‘welcome_message’);
}

che cosa accadrebbe? Semplicemente che Codeigniter mi direbbe picche (ci sarebbe un messaggio di errore) perché la mia istruzione procedurale non segue la logica MVC, se volessi scrivere una bella scritta simile andrei sulla welcome_message.php, commenterei le parti statiche di HTML e magari con un h1 inserirei la scritta personalizzata di cui sopra. Il fatto è che la funzione index reindirizza il flusso verso la view. Quindi lo schema é:

LOCALHOST seguito dal nome del CONTROLLER seguito dal nome del METODO (nome della funzione) seguito da FUNZIONE 2 e infine dai PARAMETRI

Il controller gestisce le richieste, il model manipola i dati e fa da CPU e la vista fa la presentazione all’ utente. Adesso vediamo il CRUD. Prima di entrare nel crud vero e proprio andiamo sulla nostra drogheria preferita: https://www.grocerycrud.com/

Che cosa è questa cosa?

E’ un modo per non tribolare molto per mettere in piedi un CRUD veloce, pertanto in questo articolo lo testeremo con uno scacco matto in dieci mosse!

Mossa numero 1, scaricare codeigniter

Mossa numero 2, scaricare grocerycrud

Mossa numero 3, decomprimere i due pacchetti e prelevare la cartella APPLICATION di grocerycrud sovrascrivendo quella di codeigniter con lo stesso nome (copia e incolla); fare la stessa operazione anche per la cartella ASSETS altrimenti ci darà errore

Mossa numero 4, configurare il database come sappiamo interagendo su database.php e scrivendo i 4 parametri che sono server, utente, pwd e nome database

Mossa numero 5, definire un nuovo controller chiamato Main nel file main.php

Mossa numero 6 scrivere all’ interno del controller il seguente codice:

<?php if ( ! defined(‘BASEPATH’)) exit(‘No direct script access allowed’);

class Main extends CI_Controller {

function __construct()
{
parent::__construct();

/* Standard Libraries of codeigniter are required */
$this->load->database();
$this->load->helper(‘url’);
/* —————— */

$this->load->library(‘grocery_CRUD’);

}

public function index()
{
echo “<h1>Welcome to the world of Codeigniter</h1>”;//Just an example to ensure that we get into the function
die();
}

public function western()
{
$crud = new grocery_CRUD();
$crud->set_table(‘western’);
$output = $crud->render();

$this->_example_output($output);
}

function _example_output($output = null)

{
$this->load->view(‘our_template.php’,$output);
}
}

/* End of file Main.php */
/* Location: ./application/controllers/Main.php */

 

Mossa N 7, creare una vista di nome our_template.php

Mossa N 8 scrivere le seguenti info nel file vista:

<!DOCTYPE html>
<html lang=”en”>
<head>
<meta charset=”utf-8″ />

<?php
foreach($css_files as $file): ?>
<link type=”text/css” rel=”stylesheet” href=”<?php echo $file; ?>” />

<?php endforeach; ?>
<?php foreach($js_files as $file): ?>

<script src=”<?php echo $file; ?>”></script>
<?php endforeach; ?>

<style type=’text/css’>
body
{

font-size: 14px;
}
a {
color: blue;
text-decoration: none;
font-size: 14px;
}
a:hover
{
text-decoration: underline;
}
</style>
</head>
<body>
<!– Beginning header –>
<div>
<a href='<?php echo site_url(‘examples/offices_management’)?>’>Offices</a> |
<a href='<?php echo site_url(‘examples/employees_management’)?>’>Employees</a> |
<a href='<?php echo site_url(‘examples/customers_management’)?>’>Customers</a> |
<a href='<?php echo site_url(‘examples/orders_management’)?>’>Orders</a> |
<a href='<?php echo site_url(‘examples/products_management’)?>’>Products</a> |
<a href='<?php echo site_url(‘examples/film_management’)?>’>Films</a>

</div>
<!– End of header–>
<div style=’height:20px;’></div>
<div>
<?php echo $output; ?>

</div>
<!– Beginning footer –>
<div>Footer</div>
<!– End of Footer –>
</body>
</html>

 

Mossa N 9 , verificare che il nome tabella sia giusto:
$crud->set_table(‘western’);

 

Mossa N 10 guardare l’effetto che fa all’ indirizzo:
http://localhost/your_project/index.php/main/western

 

Semplicemente fantastico questo Grocery CRUD FREE scaricabile all’ indirizzo https://www.grocerycrud.com/ ! Funziona tutto , la modifica, l’addizione di dati, la cancellazione, lo abbiamo provato aggiungendo per un pugno di dollari e lo straniero denza nome ed é tutto ok! Il tutorial for dummies non spiega tutto in maniera lineare all’ indirizzo https://www.grocerycrud.com/documentation/create-crud-codeigniter-tutorial/ e qui abbiamo sperimentato la procedura del PRENDO TUTTO IL CONTENUTO IN DOWNLOAD DI GROCERY CRUD E LO COPIO SOPRA LE STESSE CARTELLE DEL CONTENUTO SCARICATO CON IL FRAMEWORK ORIGINALE DECOMPRESSO! Risultato tutto ok, attenzione anche alla parte della pagina statica che nell’ HEAD cicla le risorse ASSETS:

<?php
foreach($css_files as $file): ?>
<link type=”text/css” rel=”stylesheet” href=”<?php echo $file; ?>” />
<?php endforeach; ?>
<?php foreach($js_files as $file): ?>
<script src=”<?php echo $file;?>”></script>
<?php endforeach; ?>

 

 




Codeigniter + Bootstrap una accoppiata vincente: parte IV completare le basi del nostro progetto WESTERN MVC!

Ok dopo aver visto nella prima puntata una overview generale su Codeigniter, cercando gli strumenti iniziali per iniziare, individuando i link dove scaricare le nostre cose (vedere https://umbriawaydesign.wordpress.com/) dopo aver bucato la pagina con i dati che é un azione per l’aspirante sviluppatore simile all’ allunaggio terrestre di Amstrong e perfezionato il vestitino della domenica per dare usabilità e interazione all’ utente (vedere puntate due e tre su https://umbriawaydesign.wordpress.com/) completiamo questa prima parte sulle basi di codeigniter inserendo la quarta sezione, quella della responsività, quindi torniamo a fare il mestiere del web designer e non quello del web developer! La parola magica per chi costruisce web application si chiama RESPONSIVITA’, ossia la capacità di vedere la mia APP su tutti i dispositivi dal più piccolo al più grande. Le media query con i loro breack point dovrebbero risolvere ma perché non integrare nei nostri progetti il potentissimo framework grafico BOOTSTRAP che divide le pagine in lunghezza in dodici colonne a prescindere dalle dimensioni? In questo modo siamo a cavallo, tanto per restare in tema western con personaggi diventati icona di genere a Los Angeles come John Wayne e registi come Ford o il nostro Leone in Italia. Per fare un albero ci vuole un fiore e quello ce lo abbiamo, visto che il motore con mysql contiene la nostra magica tabella di prova western (la progettazione seria di un DB è un’ altra cosa, non a caso esistono nelle aziende enterprise figure professionali addette solo a questo mestiere come il DB administrator per esempio) e visto che siamo riusciti a creare un pannello di controllo (che è un dono di CODEIGNITER e del suo paradigma MVC) dove il VOLANTE trasferisce da destra a sinistra la nostra vettura lungo la strada (la parte logica del MODEL invia i dati filtrati al controller che con il metodo LOAD carica le pagine di informazioni dinamiche richieste dall’ utente) che va ad esaurire e risolvere gli input sulla grafica , adesso siamo in grado di abbellire e rendere funzionali le nostre applicazioni integrando il framework bootstrap o con CDN o scaricandolo e poi puntandolo in una cartella locale. L’utilità non è solo quella di risolvere la responsività, ma anche di poter disporre di un coltellino svizzero o set di strumenti che ci semplificano la vita, vedere per esempio il problema del recordset verticale che avevamo nella terza puntata citata agli indirizzi di cui sopra. Per cui come si risolve? Il lay out usato prevede una colonna centrale settata con <div class=”col-sm-8 text-left”> quindi vedendo tre colonne intuitivamente siamo in grado di rispondere anche alla domanda non detta ma quante sono larghe le colonne laterali? Ovviamente due ciascuna visto che il tutto tocca il dodici. Ora esiste un componente che si chiama CARD in bootstrap che abbraccia i nostri dati dentro delle cornici specifiche disegnate con classi predefinite che ci consente di spalmare il nostro set di dati non tutto in verticale rendendo la vita di chiunque utente impossibile a causa dello scrolling, ma in orizzontale. Tuttavia per fare questa operazione dobbiamo pensare di dividere quello spazio da otto magari con due colonne, in modo che i dati non finiscano uno sopra l’altro ma si dividono tra le colonne (nel nostro caso le card si configurano automaticamente tre per colonna) con la dicitura <div class=”col-md-2″ > ovviamente il punto di inizio del trasferimento dati e quello finale devono abbracciare solo il componente card la cui parte statica è facilmente reperibile dal sito ufficiale GETBOOTSTRAP dove siamo andati a scaricare il tutto (oppure no, visto che i CDN ci risolvono alcune questioni). In definitiva abbiamo costruito le basi in pochissimo tempo per una applicazione da rendere completa, perché è chiaro che dovremmo implementare le sessioni, magari costruire un LOGIN, oppure creare altre pagine di approfondimento e magari anche sviluppare il nostro DB in maniera più organica con altre colonne da inserire a sostegno visto che la ripetizione dei registi ad esempio nella nostra tabella è considerata ridondanza. Però la struttura base adesso c’è ed esiste e costituisce una perfetta base di lancio per andare oltre la LUNA!