Scacchi giocati: report dal Campionato Regionale Assoluto Umbria, il titolo 2022 va a Nocera Umbra e a frazione Colle!
Si è svolto a Terni nella sede del circolo ASD Orlandi Furiosi il campionato regionale assoluto di scacchi umbro, periodo 29 Aprile – 1 Maggio, indirizzo https://vesus.org/results/campionato-regionale-assoluto-umbria/details/. Al via una ventina di partecipanti (poi rimaneggiati parzialmente) disposti a bellicose intenzioni pur di entrare nella classifica assoluta con un primo premio che dispensava non solo un rimborso a premi sempre gratificante, ma anche il titolo di campione regionale umbro. Dopo fiumi di sangue fluenti aperti su innumerevoli scacchiere (è questa la guerra sportiva che va coltivata e si deve fare) prevale per quest’ anno un giocatore che ha ereditato dai suoi ex trascorsi agonistici torinesi il vizio della zampata risolutiva, tanto per citare un claim famoso per una squadra locale sempre orientata alla ricerca del risultato, che non dovrei citare come fede calcistica granata, vagamente dal sapore juventino, vincere aiuta a vincere, anche se le ultime uscite agonistiche del sottoscritto, alias Faraoni Enrico, non lasciavano certo presagire nulla di buono per il risultato finale (ultimo torneo disputato nelle Marche a Settembre a Falconara dove misteriosamente con un quattro su quattro dopo una letale sconfitta di ambientamento al primo turno finivo primo dei non premiati!).
Come da bando, https://vesus.org/files/fliers/campionato-regionale-assoluto-umbria_29-04-2022.pdf, partito con l’intenzione realistica dato l’arrugginimento da covid di conquistare il terzo posto e non certamente di vincere il titolo, nel corso del torneo una serie di circostanze favorevoli mi hanno alla fine permesso di battere quasi tutti (unico giocatore ostico il sempre agonisticamente fastidioso Giuseppe Girgenti che rendeva la mia partita del quarto turno non proprio stilisticamente impeccabile) e comunque la vittoria al terzo turno contro un avversario più quotato e di sicuro talento di cui sentiremo parlare (campione regionale laziale fresco fresco di nomina) rientra in una delle prestazioni più brillanti della mia carriera, dove alla fine ho finito per prevalere legittimando anche la classifica finale dopo il quinto turno.
Un momento di riscatto sportivo dopo una serie di prestazioni deludenti locali e certamente chi conosce il mio cv scacchistico (campione torinese nel 2008 in una edizione seppure rimaneggiata) con risultati seppure a intermittenza e isolati che parlano da soli (prestazioni positive con professionisti affermati) non deve stupirsi del perché il titolo di campione regionale 2022 é finito in zona Colle di Nocera Umbra in provincia di PG. Ma passiamo ad analizzare i fatti, i numerosi momenti critici che sono iniziati già al primo turno con un avversario che mi ha cercato di ipnotizzarmi con un velenoso cavallo partito dalla casella b1. Quando sono riuscito ad eliminare questa figura la partita è divenuta come per magia vinta con il pilota automatico, ma prima quanta sofferenza, anche per il numero di mosse giocate! Al secondo turno beccavo un giocatore (è inutile fare delle citazioni specifiche sull’ avversario dal momento che è tutto registrato in https://vesus.org/results/campionato-regionale-assoluto-umbria/details/ ) che considero pericoloso per chiunque se è in giornata ma che fortunatamente ho trovato con il bioritmo sguarnito: pur giocando male la mia 1 f4 riusciva a portare a casa il punto anche senza ostentare la precisione del GM. Al terzo turno lo scontro decisivo con il numero uno del tabellone nel quale il mio costume di scena doveva impersonare il ruolo precostituito di un perdente di successo o dell’ entità da innalzare sull’ ara sacrificale, con una previsione lapalissiana che attirava tutti sull’ uno a zero come verdetto indissolubile.
Ma i miracoli sportivi esistono e se l’Inter può perdere i tre punti in una trasferta a Bologna in una metafora calcistica, anche il testa di serie numero uno può incappare in una giornata storta dove il suo avversario giocava le mosse lampo perché conosceva piani e manovre tipiche, avendo perso tantissimi anni fa con un personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni e che di cognome fa Godena. In vantaggio di tempo ho proposto patta ma il mio avversario è andato avanti, andando incontro a una serie di tatticismi per lui letali. Ovviamente simili prestazioni non sono da considerarsi la norma per il giocatore sulla carta più debole, semplicemente in quel frangente hanno preso forma delle situazioni a me favorevoli per sovvertire il pronostico. Al quarto turno con il Bianco giocavo una brutta partita remissiva con Girgenti nel quale rinunciavo a giocare fin da subito concentrato sul fatto che la patta era l’unico obiettivo da perseguire, poi raggiunto.
E infine all’ ultimo turno il mio avversario con il bianco variante Saemish dell’ est indiana metteva in atto alla mossa quindici sulla scacchiera una novità teorica che però aveva delle controindicazioni: con l’apertura del gioco il mio schieramento ha finito per liberare tutto il suo potenziale e portato a una salvifica vittoria. Complessivamente ho giocato bene seppure con palesi imperfezioni, anche se non era preventivato la conquista del titolo non è stata una passeggiata e il risultato finale è arrivato dopo un lavoro lungo e faticoso anche supportato da una memoria ancestrale che si porta dietro la famosa tematica del “se hai vinto in passato puoi farlo ancora e di nuovo!“. E per finire un ringraziamento all’ impeccabile organizzazione che ha dalla sua uno slogan a supporto vincente: fai la mossa giusta! Per fortuna da mettere in pratica anche e soprattutto sulla scacchiera della vita! E siamo solo all’ inizio: adesso i riflettori si accendono per il torneo di scacchi a Sansepolcro a metà giugno, info https://vesus.org/tournaments/open-trofeo-luca-pacioli