Ma come parlano questi selvaggi?

Il titolo é volutamente provocatorio serve solo a incuriosire ma se prendiamo ad esempio i CAP 06023 e 06025, l’area appenninica che collega Nocera Umbra a Gualdo Tadino e ascoltiamo termini come:

sciamannone

lasciaggi

petriola

marampido

greppo

scine

none

scino?

Schermata 2016-07-23 alle 10.56.26che cosa dovremmo pensare che hai a che fare davvero a un incontro antropologico alla Claude Levi-Strauss con una popolazione tribale corredato da una autentica immersione partecipativa! Cerchiamo di districare la matassa. Gli umbri avevano già di suo una forte personalità come linguaggio prima dell’avvento rivoluzionario del latino, la successiva amalgamazione  ha portato alla creazione di una inestricabile torre di Babele tra dialetti locali che cambiano anche a distanza di pochi chilometri e geograficamente subiscono una totale frammentazione. Molti hanno provato a circoscrivere influenze e contaminazioni dalle regioni vicine, tipo Toscana a nord, Marche ad est etc, ma un lavoro di catalogazione a tavolino come quello seguito da Perugia Today di fatto non rende giustizia alle particolarità delle regioni vivisezionate. Gli studi hanno circoscritto tredici aree linguistiche in Umbria: in Alto Tevere sono tre i ceppi distintivi  (Umbertidese, Tifernate e Borghese), uno unico per l’Alto Chiascio (l’eugubino), poi c’è il folignate, lo spoletino, l’orvietano, il ternano, il nursino, il novertino, il narnese, il tuderte. Al dialetto Perugino “il donca” vengono assegnati anche i territori di Assisi-Bastia e parte del Lago Trasimeno. getmediaQuesta la teoria ma la pratica é un altra cosa, vero é che l’umbro ha le sue particolarità linguistiche abbastanza aggrovigliate, seguiamo ad esempio la dimostrazione video a seguire di stampo umoristico da You Tube, dove gli annunci di Treniitalia vengono stravolti in dialetto locale e vedete voi l’effetto che fa! Tecnicamente il termine Sciamannone deriva etimologicamente da sciamannare, persona abitualmente sciamannata, disordinata, fuffarola, confusionaria. Petriola sembrerebbe essere ereditato da influenze marchigiane in zona Chiaravalle e significa imbuto. Per greppo si intende il bordo strada mentre Scine e None si commentano da soli si e no che si raddoppiano! Il più bello fra tutti questi termini é marampido che significa ignorante, grezzo, volgare, trucido, selvaggio appunto! E non poteva mancare l’ossimoro sino? che sta a significare ma certo é palesemente evidente che me lo chiedi a fare é un si di default, il no rafforzativo dopo sta a significare proprio polemicamente che la domanda non doveva nemmeno essere posta! E per quanto riguarda lasciaggi che sembrerebbe un termine etnico gualdese sta a significare quello che esprime ma lascia perdere! Concludiamo con un quiz: Marvò,  argìne e non àrgine, ce ne argemo,  tarvai: ehhhhhh???? De che stemo a parà? Se traduci la stele vinci un viaggio premio in Egitto! Ora tutti questi termini a Colle di Nocera Umbra  compaiono anche se alcune espressioni sono rivendicate altrove.

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